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Con quella MTB Enduro Tommaso domina le discese

Il ventenne volterrano colleziona titoli italiani ed è salito sul tetto del mondo.

L’enduro è una disciplina di mtb che nasce in Francia nel 2003, derivante dalle gare dell’enduro n1otociclistico.
Si tratta cli competizioni cronometrate su discese e salite su terreni prevalentemente sterrati. Per questo motivo, la bici da enduro ha caratteristiche da bici da discesa downhill e da cross-country. In questa disciplina Tommaso Calonaci, di Volterra, è un protagonista assoluto da almeno tre anni. Cioè da quando ha cominciato a praticarla.

Suoi i titoli nazionali nello scorso anno e quello iridato conquistato a Canazei, ma con tappe ovviamente in tutto il mondo. E come poteva non essere così, se i geni sono tutti derivanti dalla passione per le due ruote. Il padre Diego Calonaci per ben 25 anni ha disputato gare in moto. Anche in questo caso la maestria non ha mai fatto difetto se è arrivato a vincere ben nove titoli nazionali e un mondiale nella categoria Scooter 180 cc.

Pure l’altro figlio, Mattia, 24 anni sale in sella alle più performanti 400cc. «La più penalizzata di casa – commenta con ironia ma con assoluto realismo Diego – è mia moglie Lisa. Non bastava il in marito che si sono aggregati i figli a questa “dannata” passione. Di cui lei è vittima».

Anche ieri, Diego e Mattia, tanto per non smentirsi erano impegnali in una manifestazione sul circuito di Misano-Adriatico, e soltanto tra un appuntamento e l’altro siamo riusciti a mettere insieme quattro chiacchiere.
Tommaso, 20 anni, alla percussione dei pistoni in un cilindro ha preferito la forza delle gambe sui pedali per spingere
due ruote verso il successo. Però ricorre alla moto quando è a lavoro: «Abbiamo una pizzeria a gestione familiare
nel centro cli Volterra, “La mangiatoia”, e le consegne a domicilio le fa proprio Tommaso con lo scooter. Lì bisogna far presto, andar veloci…».

«Anche nelle gare di mountain bike enduro non si scherza: gli eventi consistono in speciali a tempo da completare in bicicletta entro un tempo limite e limitato. A differenza della disciplina downhill, i percorsi sono quasi interamente naturali, sena ostacoli artificiali. Per esibirsi in questa disciplina, non solo bisogna essere in buone condizioni fisiche per poter fare i passaggi in salita e i rilanci con una bici che spesso si aggira intorno a 15 chili, ma anche essere un mountain biker con una buona tecnica di guida per dominare i passaggi in discesa, che sono spesso veloci e tecnici, ma che a volte possono durare fino a 20 minuti per alcune prove speciali.

Per quanto riguarda Tommaso, inoltre, c’è da aggiungere che si prepara da solo le sue bici con cui poi disputerà le gare. Deve tener conto di diversi fattori: dalla versatilità alla facilità di guida, ma anche un maggiore numero di regolazioni e di parametri sono da tenere in considerazione, geometrie non sempre facili da interpretare.
Fatto sta che alle tantissime proposte che si trovano sul mercato, preferisce fare con le sue mani.

Per portarsi a casa, come ha fatto l’anno scorso e in questo, vari titoli di prestigio specialmente nella categoria under 21 a cui appartiene. Sperando, ovviamente, di ripetersi nella prossima stagione, sia per gli allori tricolori che in quelli iridati.»

Il Tirreno – 23 Ottobre 2022

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